La prima influenza religiosa dei regni coreani, quella più antica fu lo sciamanesimo. Antecedente persino al buddismo comparso solo nel 700 d.C

Negli ultimi anni lo sciamanismo in Corea non è stato visto di buon occhio, gli sciamani infatti fanno parte della ch’ommin, ovvero la più bassa casta coreana. C’è da dire però che negli ultimissimi tempi le cose stanno cambiando. Sono molte infatti le migrazioni dalle zone rurali alle grandi città, portandosi dietro quelli che sono i vecchi miti e le vecchie tradizioni che stanno tornando a fare folclore nei giovani grazie anche ai festival e alle rappresentazioni teatrali/cinematografiche.

La principale credenza po

polare è che ogni oggetto possieda un’anima e che gli sciamani siano in gr

ado di mettersi in contatto con gli spiriti o i demoni intrappolati in essi.

Sono molti i miti sul creazionismo che cercano di spiegarci come tutto sia nato, la maggior parte prevedono, come per il cattolicesimo, l’unione di un padre celeste con una madre terrestre, come ad esempio il mito di Cheonjiwang bonpuri, re celeste che scese sulla terra per combattere un uomo cattivo e maleducato, fallì nella sua missione ma si sposò con una donna terrestre e da lei ebbe due figli: Daebyeolwang e Sobyeolwang. Essi entrarono in competizione per guadagnarsi il titolo di sovrano del mondo, vinse Sobyeolwang che completò la missione del padre trasformando l’uomo cattivo e maleducato in un insetto mentre diventò il sovrano degli inferi.

Le prime tracce di un regno coreano risalgono al 2333 a.C. quando Dangun Wanggeom fondò il Gojoseon, la leggenda narra che suo nonno, Hwan-in, era il signore dei cieli e che suo padre, Hwan-ung, scese sulla terra per formare la penisola coreana. In alcune versioni pare che Hwan-ung incontrò una tigre ed un orso che gli chiesero di diventare umani, Hwan-ung, quindi, diede loro un fagotto di cibo sacro da mangiare, imponendo poi di restare per 100 giorni una grotta, la tigre si arrese mentre l’orso nel centesimo giorno si trasformò in una donna, con il quale Hwan-ung ebbe, appunto, il figlio Dangun che governò Gojoseon per 1.500 anni, prima di diventare un sansin (dio della montagna).

Un famoso mito sciamano parla, invece, di Samsin Halmeoni, un culto fortemente praticato nell’isola di Jeju, infatti, ancora oggi alla nascita di un bambino e alle feste di compleanno, la Samsin Halmeoni viene onorata con offerte in riso, salsa di soia e vino, serviti come una vera e propria cena. La Samsin viene onorata anche il trentasettesimo giorno dopo la nascita. Si crede che protegga ogni bambino fino al settimo anno d’età, quando le subentra la divinità delle Sette Stelle. Si crede che ella sia una delle 3 figlie della dea vergine T’ang Kum Agassi o Tanggum Aeggi, prima sciamana, che discese dal cielo e partorì la Samsin Halmeoni, che a sua volta partorì i primi esseri umani, dando vita a tutta l’umanità.

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