Taeil confessa lo stupro di gruppo: “Sono colpevole”

Taeil, membro del panorama K-pop, ha confessato in aula di aver partecipato allo stupro di gruppo ai danni di una turista cinese.

La confessione è arrivata durante la prima udienza tenutasi il 12 giugno presso il Tribunale distrettuale di Seoul. Taeil ha ammesso le proprie responsabilità davanti alla corte, chiedendo clemenza e dichiarando di aver raggiunto un accordo con la vittima, che avrebbe ritirato formalmente la denuncia. Tuttavia, la procura ha precisato che un simile accordo non annulla la gravità del reato, sottolineando che la donna è stata ingannata, portata con la forza in un appartamento e violentata da più uomini mentre era priva di sensi a causa dell’alcol.

Secondo la ricostruzione ufficiale fornita dalla procura:
“Gli imputati, amici tra loro, hanno incontrato la vittima in un bar a Itaewon intorno alle 2:33 del mattino del 13 giugno. Dopo aver bevuto insieme, l’hanno trascinata in un taxi e condotta nell’abitazione di uno degli imputati a Bangbae-dong. Tra le 4:00 e le 4:30 del mattino, l’hanno violentata mentre era incosciente per via dell’intossicazione alcolica.”

Gli investigatori hanno impiegato circa due mesi per identificare gli aggressori, grazie all’analisi delle telecamere di sorveglianza e a diverse perquisizioni domiciliari.

Ora Taeil rischia una condanna pesante: secondo il codice penale sudcoreano, per casi di stupro di gruppo sono previste pene da un minimo di 7 anni fino all’ergastolo.

Il caso si inserisce in un contesto già delicato, dove l’industria del K-pop è spesso sotto osservazione per scandali legati a violenza, abusi e uso di potere. La confessione di Taeil potrebbe avere ripercussioni anche a livello contrattuale, mediatico e personale, segnando un punto di svolta nella sua carriera.

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